La tempesta che ha sconvolto la popolazione montana del Triveneto
La sera del 29 Ottobre 2018 si registrò l’Evento metereologico che prese il nome di VAIA, una tempesta improvvisa con pioggia e raffiche di vento da sradicare più di 30.000 ettari di Bosco tra Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia.
In soli tre giorni (27, 28 e 29 ottobre) caddero al suolo fino a 715,8 mm di pioggia, Il vento di scirocco ha toccato raffiche in Veneto di 192,24 km/h registrate dalla stazione del monte Cesen e di 166,68 km/h dalla stazione del monte Verena, mentre in Carnia si sono toccati i 200 km/h. In Trentino, sul Passo Rolle, il vento ha raggiunto i 217,3 km/h.
Per oltre tre giorni è mancata la corrente su gran parte del all’Altopiano di Asiago ma in Veneto (la Regione più colpita) i danni sono stati valutati in 1 miliardo e 769 milioni di euro.
CURIOSITA’:
L’evento del 26-30 ottobre 2018 ha casualmente preso il nome della signora Vaia Jakobs, manager di un grande gruppo multinazionale, grazie ad un regalo del fratello. Il costo è di circa € 200,00.
In Europa esiste la possibilità di pagare per dare il proprio nome a un evento meteorologico: l’Istituto di Meteorologia della Freie Universität di Berlino fin dagli anni ’50 del secolo scorso mette a disposizione un nome di donna in modo da assegnarlo in modo casuale a uno specifico evento (aree di alta o bassa pressione).
Le zone più colpite dal vento sul nostro Altopiano dei Sette Comuni sono state la Val d’Assa e la Piana di Marcesina, con una stima di 800.000 metri cubi di legname caduti a terra.
La vista sugli alberi abbattuti dalla cima del Verena:
A distanza di un anno sono iniziati i lavori disboscamento, ma si stima che potrebbero volerci anche 10 anni per ripulire i boschi, dato che i lavori dovranno svolgersi con norme di sicurezza adeguate.
In questi giorni sono numerose le iniziative organizzate per ricordare questo evento metereologico che ha lasciato una ferita per residenti e per tutti gli amanti dei nostri boschi.
Le piste da sci dell’Altopiano di Asiago per fortuna non sono state fortemente interessate dall’Evento e già dallo scorso anno era possibile sciare in sicurezza.